Come fare? Spesso, soprattutto se alle prime armi, ci si domanda come dire alla ragazza che ci interessa… che ci interessa!
Devo darti una brutta notizia: se la pensi così sei completamente fuori strada. E lo so, se lo avessero detto a me qualche anno fa sarei rimasto di sasso. Ma come? E allora, come dovrei fare? Già perchè da qualche parte dovremo pure cominciare.
In effetti è un falso problema o meglio, un depistaggio che il nostro cervello, abituato a ragionare in un certo modo, compie. È un errore piuttosto comune, ma altrettanto grave, che facciamo quando pensiamo che tutti facciano e si aspettino che agiamo come agiremmo noi. Questo vale in generale e se ti soffermi a pensare un po’ti accorgerai che lo facciamo molto spesso. Non è questa la sede per approfondire più di tanto, tuttavia questo errore, questo depistaggio, è foriero di guai in maniera particolare nella seduzione, quando ci rapportiamo a esseri estremamente diversi da noi come le donne.
Quindi se ti poni il problema di come dirle che ti piace, sei sulla strada sbagliata. Non è così che si opera, ma andiamo con ordine.
Sgombriamo il campo da quello che non si deve assolutamente fare:
1. DICHIARAZIONE
La dichiarazione che pensiamo ci riporti all’ ‘Amor Cortese’ di molto tempo fa, o, meglio, a una sua errata percezione e interpretazione, è un qualcosa che NON va mai fatto. Le motivazioni sono state esposte in articolo apposito.
2. FRASI MAGICHE
La frasi magiche, oppure le tre parole che-faranno-cadere-tra-le tue-braccia-ogni-essere-femminile, non esistono. Fattene una ragione e se trovi in giro cose del genere passa oltre. Non conosco ancora magia che supplisca al processo seduttivo. Se la conosci e funziona fammelo sapere.
Ora che abbiamo tolto di mezzo la fuffa, vediamo di mettere in ordine le idee. Le donne, o meglio, le ragazze over 15, confine molto labile in verità, come vedrai più in basso nell’esempio, sono estremamente diverse da noi uomini. Fattene una ragione. Sono inoltre dotate di un sesto senso formidabile. E quindi da dire c’è ben poco. Con ogni probabilità lei si è già accorta del tuo interesse. Al più potrai ragionare sul come farle capire quanto ti interessa e dove vuoi portare la tua interazione. Attento: non ho usato ‘dire’, ma ‘farle capire’.
C’è una bella differenza.
Differenza con noi uomini, dove invece, tante volte, le cose vanno dette. Ma attenzione, esperienza personale: una alla volta, lentamente e scandite. È certamente utile aggiungere gesti esplicatori e talvolta disegni; non è inoltre raro che vadano ripetute per venire comprese. Ma siamo fatti così… e non sempre è stupidità, ma piani di comunicazione totalmente diversi.
Ti ho fatto un po’ sorridere, ma la realtà non è poi così distante.
E quindi che fare con le ragazze? Semplice: comportati come se quello che vorresti dire sia già stato detto, una verità che entrambi già sapete.
Se non ti è chiaro il perchè, è ovvio che tu sia molto giovane o forse abbia poca esperienza nell’ambito seduttivo. Che non è, in un caso o nell’altro, qualcosa di negativo a priori, purchè tu abbia intenzione di crescere.
Senza entrare nei dettagli, la seduzione pone le sue basi anche sul mistero, sugli interrogativi, sulle attese, pure sulle ansie, in alcuni casi.
Se tu renderai palesi determinate cose azzererai questa tensione, questo ‘gioco’, perchè tale è in fondo. Se azzererai la tensione farai mutare la destinazine dell’interazione che potrebbe virare verso lidi più confortevoli, ad esempio le sabbie mobili della friendzone. Postaccio da cui è effettivamente molto difficile cavarsi fuori. (In ogni caso, qui trovi qualche consiglio su come uscirne).
E quindi dire a una ragazza che ti piace non è una strategia da seguire, è un errore alla stessa stregua del dire che 1+1=4: solo se chi hai di fronte non sa contare potresti avere successo.
Dovrai farglielo capire in diversi modi, se necessario, ma spesso non lo è.
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Sono stato un po’precoce con determinate cose e alle elementari mi piacevano alcune bambine. Una in particolare che era in un’altra classe, era di un anno più grande. Ogni tanto mi capitava anche di vederla dove avevamo la casa in montagna, perchè anche lei veniva d’estate da quelle parti.
E così, dopo tanti mesi di nullafacenza, a parte contatti sporadici apparentemente disinteressati, non sapevo far di meglio, conclusa la quarta elementare, realizzai che lei aveva finito la quinta. Insomma, l’anno dopo lei non sarebbe stata più nella classe accanto, non l’avrei più vista all’intervallo o all’uscita, ecc… E così, durante le vacanze, sotto un cocente sole d’estate, quando eravamo da soli in piedi su un muretto, decisi di dirglielo. Quello che successe dopo lo ricordo ancora nei dettagli: lei arrossì, mi guardò fisso, mi venne vicino e mi diede uno schiaffo ben centrato. Poi fece due passi indietro senza smetter di fissarmi e se ne andò. Io rimasi lì, impietrito, a cercare di capire cosa avessi detto di così sbagliato e perchè una reazione del genere. Rimasi lì diversi minuti.
Non credo d’averla mai più rivista. Che forse è stato un bene.
Ma quell’episodio mi insegnò che l’interagire con le ragazzine era un po’più complicato che con i miei amichetti. Così in futuro evitai ‘dichiarazioni’ varie, salvo sbagliare di nuovo incaricando amiche di sondare il terreno prima di muovermi. Del resto vista la reazione che ho descritto sopra, volevo evitare. Altro errore che mi portò altre… occasioni per migliorare, ma è un’altra storia.
Si impara facendo e sbagliando, non restando fermi.
Nel caso, è stato meglio quello schiaffo del non fare nulla.
Forse ti ho fatto un po’sorridere, l’esempio a prima vista pare così precoce, per l’età, da essere trascurabile, ma a un’analisi un po’più approfondita è chiaro che anche qui ci sono alcuni insegnamenti. Vediamone almeno due:
1. Dire a una ragazza che ti piace NON è una cosa da fare, anche quando si è molto giovani. Figurarsi con qualche anno di più.
2. È meglio fare qualcosa, che niente. Non è un incitamento a sbagliare (nè a prendersi ceffoni random), ma meglio fare qualcosa, quando si è convinti che sa quella giusta, piuttosto che star fermi. C’è di più: nel mio caso, inoltre, stare in stand-by per tanto tempo, non è stato un modo di agire positivo. Fai. Se andrà male, avremo un’occasione di migliorare.
Bisogna mettersi in gioco, c’è poco da raccontarsi: la frasetta, anche se animata dalle migliori intenzioni, non basta.
Bisogna muovere il culo, come dice sempre Henry. Quindi ti muoverai, ma prima di tutto con te stesso. È qui il presupposto da cui devi partire. Migliora la tua vita, rendila interessante. Per te stesso, innanzitutto. Vuoi qualche esempio rapido?
1. Non fai sport?
Inizia a muoverti in questo senso, comincia a capire quale disciplina sportiva possa piacerti. Esistono un sacco di associazioni sportive d’ogni genere che offrono open days di prova per molte discipline sportive. Trova quella più adatta a te. Qui, oltre a prenderti cura del tuo corpo e della tua mente, potrai fare inoltre molte conoscenze nuove.
2. Hai degli hobbies?
Sviluppali e se non ne hai, cosa ti piace fare? Spesso gli hobbies portano a socializzare con altre persone che condividono la stessa passione o interessi. Riempi la tua vita di cose e persone belle e interessanti.
3. Leggi.
Qui ti ho stupito, ne sono certo. In un mondo di analfabetismo in avanzata, una persona in grado di leggere e comprendere un testo sta diventando merce non più così comune. Fallo per te stesso, innanzitutto, leggendo puoi progredire tantissimo in cultura, apertura mentale ecc…, ma non ti focalizzare su un genere o autore. Leggi libri, ovviamente. E, soprattutto, non essere uno dei tanti semianalfabeti.
Un ragazzo attivo, con un sacco di interessi e occupazioni sane è una persona che sta bene con sè stesso e poi con gli altri. Non ha bisogno di impressionare nessuno nè, tantomeno, di millantare alcunchè.
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Se non l’hai capito, ti stai orientando verso la seduzione, o meglio, verso una mentalità, un modo di vivere predisposto a diventare seduttivo. L’ago della tua bussola sta cominciando a magnetizzarsi e a mostrarti la giusta strada.
Avrai certamente capito che la seduzione non è per pigri, nullafacenti, o per gente a cui piace piangersi addosso e stare con le mani in mano. E lo so, il mondo è ingiusto, ma dalla Genesi, da quel frutto mangiato quando non si sarebbe dovuto, le cose bisogna guadagnarsele e sudarsele. Ma nessuno vieta che, questo processo, che un minimo di fatica costa, porti risultati strabilianti. Soprattutto su te stesso. E quindi ne valga assolutamente la pena.
È possibile che qualcuno dubiti che quello che racconti, o quel che saprà della tua nuova vita, sia vero? È ovvio: invidiosi, nullafacenti o magari persone a posto, ma che ti hanno conosciuto in un modo e ora ti vedono così cambiato che fanno fatica a credere. Mi è capitato almeno una volta perchè la persona è venuta da me e si è scusata di aver dubitato. Ma io non ne sapevo nulla. Onore all’onestà di questa persona, certamente un amico. Ma quanti lo avranno fatto senza dirmi nulla? A te non importa, perchè i nodi tanto vengono al pettine.
Ecco da dove si parte. Da te stesso: ecco il presupposto fondamentale, il vero punto di partenza. Come vedi nell’inizio della costruzione di un te stesso migliore non ho mai accennato a lei. Lei viene dopo, è un passaggio successivo.
E si prosegue con il coraggio di chi sa che per conquistare una ragazza bisogna avere il coraggio di perderla. Frase abusata, ma vera quanto mai.
E quindi arriverai a un primo appuntamento. Sarà ovvio che lei ti piace! Ma scusa, tu usciresti con una persona che non ti piace o non ti interessa? A parte casi particolari che non cito, mi sembra assai difficile. E se continuerà a piacerti e interessarti, la bacerai e arriverai al secondo appuntamento e via così.
Non c’è alcun bisogno di dire che ti piace, lei lo sa già.
Come dire a una ragazza che ti piace senza farglielo capire
Una domanda di uno studente. Per quanto possa sembrare contorta, approfondendo ha il suo senso, lo studente voleva dire: “Come posso farle realizzare che mi piace senza dirglielo direttamente? E nemmeno senza farle capire che glielo sto dicendo?”.
Tranquillo, lo diciamo un’altra volta: le donne, almeno quelle over 15, hanno un sesto senso formidabile. Non c’è bisogno di dire niente! La seduzione prende le mosse proprio da cose non dette, da un senso di mistero. Perciò in ambito seduzione meno si dice e meglio è. Spiattellare le cose in faccia è il modo migliore per azzerare la seduzione.
C’è bisogno di fare, di muoversi!
Come dire a una ragazza che ti piace per messaggio
Argomento chat: abbiamo affrontato in molti articoli, per non parlare di quanto viene spiegato nei vari corsi o consulenze, come muoversi con i messaggi. E così vorresti dire a quella ragazza che ti interessa… via messaggio. Se non è da fare dal vivo… figurati via messaggio! Ma andiamo con ordine.
Il chat game, da cui oggi giorno non si può prescindere, ha vantaggi e svantaggi. Partiamo dagli svantaggi: questi ultimi sono che la distanza fisica e la mancanza pressochè totale di quella indispensabile comunicazione non verbale, di fatto, invalida molti elementi fondamentali per la seduzione. Chi mi conosce sa bene che ammetto il chat game solo per arrivare a un incontro o per confermare il buon lavoro fatto nell’incontro precedente e arrivare al successivo.
Ma è anche vero che grazie alla messaggistica, che sia Whatsapp o Tinder, possiamo svolgere un buon lavoro di chat game, coltivando interazioni in maniera precedentemente impossibile e, in alcuni casi, entrare in contatto con persone nuove. Non è un vantaggio da poco. Se ci pensiamo bene la chat ha aggiunto nuovi orizzonti alla seduzione. La chat però, come ogni cosa, va usata per quel che può fare, per quel che è stata pensata e mai abusata.
Detto questo, stampatevelo in testa: la seduzione si fa dal vivo. Tutto il resto serve per arrivare a un’interazione dal vivo.
Se non hai il coraggio di dire, o meglio, non sei in grado di far capire a quella ragazza che ti piace dal vivo, che già sarebbe sbagliato e controproducente, che risultato potrai ottenere via messaggio? Certo se entrambi avete 10-13 anni potrebbe forse anche funzionare, magari ti eviti sul momento lo schiaffo che presi io, diversamente ho i miei seri dubbi.
Lo ripeto: la seduzione si fa dal vivo. La maggior parte della comunicazione è non verbale, come potrai flirtare a dovere, come potrai usare il linguaggio del corpo, o sfruttare il contatto fisico con solo un testo e qualche emoticon idiota a disposizione?
Se questi concetti non ti sono chiari è necessario che tu ti ricalibri sul chat game e sulla seduzione dal vivo.
Facciamo due esempi:
1. Mettiamo il caso che tu abbia conosciuto una ragazza e sia riuscito ad avere un contatto: i messaggi li userai per arrivare a un primo appuntamento. Che bisogno c’è di scriverle una cosa che può e deve restare ‘non detta’? È piuttosto ovvio che sei vuoi arrivare a un primo appuntamento lei ti piace. Abbiamo articoli, ma non solo, dedicati proprio a questo.
2. Mettiamo invece il caso che tu abbia conosciuto una ragazza e già ci sia uscito: in questo caso tu le vorresti scriverle che lei ti piace e che desidereresti vederla ancora. Qui sei già a metà del guado: usa il chat game per arrivare al secondo e poi terzo appuntamento. Come sopra: che bisogno c’è di scriverle che ti piace? Se vuoi arrivare a un secondo appuntamento è chiaro che lei ti piace. Che bisogno c’è di spiattellare in faccia una cosa che deve restare ‘sottointesa’ e annullare così il buon lavoro fatto nel primo appuntamento e che avresti potuto capitalizzare più avanti?
Lascia un po’di mistero, sempre; lascia che lei si faccia qualche domanda:
“Ma gli piacerò davvero?” oppure: “Vorrei tanto sapere se è stato bene con me quando ci siamo visti…” e ancora: “Chissà se esce con un altra?”
Lo ripeto: se le fornirai risposta certa a interrogativi come questi, azzererai la tensione seduttiva e altre porte si apriranno, ad esempio quella della friendzone. Interessa? Suppongo di no.
Quindi a una ragazza NON si dice che ti piace e men che meno via messaggio.
Lascia la cosa tra le tante che devono restare ‘non dette’ in ambito seduttivo.
E se ti mancasse il coraggio e con un messaggio volessi toglierti ‘il peso’? Amico mio, la seduzione è per uomini o per i ragazzini che lo stanno diventando, non per quaquaraquà. Quel peso che sembra di toglierti con uno stupido messaggio non è altro che ribaltare addosso a lei un fardello che è tuo. Davvero una cosa da non fare.
Riprendendo un famosissimo film, e un romanzo ancor più famoso: è il tuo fardello! Nessuno lo deve nè può portare. Se non lo porti tu, nessun altro lo potrà fare.
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Se tu fossi molto giovane, o con poca esperienza, sappi che è normale aver paura di interagire con le ragazze. Ma uno stupido messaggio non risolverà la tua paura, prova a rifletterci.
Ancora non sei convinto? Allora prova a immaginare cosa potrebbe accadere.
Dopo che tu le avrai mandato il messaggio, con ogni probabilità il riscontro sarà negativo, ammesso che risponda. E poi? Che succederà quando vi rivedrete? Ci hai pensato? Il vostro rapporto, che magari poteva avere delle potenzialità, sarà rovinato. Ma anche se dicesse sì, che è interessata anche lei, che non vede l’ora di vederti… che succederebbe? Che lei si aspetterà che tu la tratti come la tua ragazza. Che imbarazzo si verrà a creare? Sono sicuro che, se hai tentato la scappatoia del messaggio, non sapresti trattarla come lei si aspetterebbe.
Insomma, anche nel secondo caso, apparentemente favorevole, ma assai poco probabile, non prevedo un buon finale.
Quindi, repetita iuvant, via messaggio cose del genere NON si dicono. In nessun caso.
Avviandoci verso la fine, ti sarai reso conto che, esattamente come la ‘dichiarazione’ affrontata in un altro articolo, andare da lei e dirle che le piaci, non è una grande idea. Certe cose si fanno, si fanno capire, non si dicono.
E lo so che tutt’attorno a te la pensano forse diversamente. La seduzione e l’interazione tra i sessi non è materia d’insegnamento a scuola ed è un vero peccato. Tutto viene lasciato all’improvvisazione.
È vero che le cose stanno cambiando, ma la strada è ancora lunga.
Concludo con un immagine: ho avuto modo di ascoltare Patch Adams in più occasioni. In una di esse chiese alla platea qual’era la cosa più importante nelle loro vite. “Love!” fu la risposta quasi corale. E quindi lui chiese se fossimo in grado di spiegargli perchè questa cosa così importante, la più importante secondo noi, non si insegnasse a scuola.
Silenzio di tomba.