Se lo pensi, ho per te una brutta notizia: è possibile che tu lo sia. E non solo per l’effetto omen-nomen, e cioè spesso si è ciò che si pensa di essere, per via dei messaggi che si veicolano all’esterno e all’interno di noi.
Ma prima di tutto intendiamoci: ti sei mai chiesto cosa sia esattamente uno sfigato o una sfigata? È facile quando si incontra un individuo di un certo tipo indicarlo come: “quello è uno sfigato!”, ma se dovessimo mettere in fila le caratteristiche che uno sfigato dovrebbe presentare, ecco che iniziano le difficoltà.
Proviamo a elencare alcune caratteristiche che spesso negli sfigati si riscontrano, precisando però che un individuo che le presenta, non necessariamente è uno sfigato:
- Asocialità: in genere lo sfigato ‘tipo’ è una persona che ha pochissima vita sociale. Nessuno lo cerca e, convinto com’è di essere uno sfigato, o che tutti ce l’abbiano con lui, evita di cercare compagnia che non sia quella virtuale. Lì, nascosto dietro a un monitor, potrebbe sentirsi più a suo agio. Non fa parte di alcuna compagnia, forse lo vorrebbe, ma anche uscisse con qualcuno, si sentirebbe solo a disagio, facendo forse sentire a disagio il gruppo intero. Nessuno o quasi lo invita mai. Figurarsi un esponente dell’altro sesso…
- Timidezza: caratteristica piuttosto comune nello sfigato ‘da manuale’.
- Pressione: uno sfigato, proprio perché esterno a ogni gruppo e compagnia sente la pressione del mondo esterno verso di lui. Pressione fatta di derisione, esecrazione, giudizi, ma anche sguardi e silenzi, che forse è peggio. Sembra che il resto del mondo l’abbia preso come punto di riferimento verso il ‘basso’. Si sente un po’come lo ‘scemo del villaggio’ di qualche secolo fa, ma senza la vera funzione e la protezione che la comunità riservava allo scemo del villaggio di un tempo.
- Esser sempre fuori posto: sensazione, vera o solo percepita, che accompagna sempre lo sfigato a meno di non essere sempre tra le quattro mura della sua cameretta.
- Dire sempre la cosa sbagliata: altra caratteristica dello sfigato. Sembra che riesca a dire sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato. E quand’anche riuscisse a dire la cosa giusta, lo fa in un modo tale da risultare incomprensibile, oppure offensiva, pur senza volerlo, o comunque troppo presto o troppo tardi. Questo genera solo fraintendimenti e ulteriore emarginazione. Provate a immaginare uno sfigato che fa una battuta… nel caso migliore non viene capita.
- Fisicità: spesso lo sfigato tipo ha una qualche particolarità fisica non troppo gradevole. Obesità o eccessiva magrezza sono quelle che vengono in mente per prime.
- Look: lo sfigato ha spesso un look terribile che lo farebbe riconoscere ovunque come tale.
Perchè sono uno sfigato
Quando si analizza una situazione, sia che sia problematica, sia che non lo sia, va sempre ricercato il perché. Non ci interessano responsabilità, quand’anche ce ne fossero, né tantomeno puntare il dito.
Bisogna sempre andare ai perché. Qui un buon amico o, meglio: una buona amica (tanto con tutte le ragazze che ti hanno friendzonato, non hai che da scegliere, giusto?) ti potrà aiutare parecchio. A proposito, scopri come uscire dalla friendzone.
Dall’esterno infatti le cose si vedono in maniera più obiettiva.
Iniziamo col dire che la maggior parte dei giudizi, delle opinioni, delle considerazioni che gli altri fanno su di noi e quindi la nostra stessa reputazione, dipende, in buona parte, da noi.
Riformuliamo: la maggior parte della considerazione che il mondo ha di noi, la dobbiamo a noi stessi.
Che è un pensiero molto consolante, a rifletterci bene.
Come accade questo? È semplice: tutto si costruisce grazie ai messaggi che veicoliamo al nostro esterno, ma anche al nostro interno.
Quindi è estremamente importante che tu veicoli a te stesso e poi al mondo esterno i messaggi giusti.
Da qui l’importanza estrema della auto-comunicazione e della comunicazione.
Se pensi che il tuo fisico da omino Michelin o al contrario da stecchino, i tuoi denti storti, gli occhiali fondo di bottiglia, la tua timidezza inguaribile siano tra le cause del tuo esser considerato sfigato, ti sbagli.
Il primo responsabile sei tu.
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Qui ti devi rendere conto della tua enorme responsabilità per questo. Non ci credi?
E allora lascia che ti faccia qualche domanda, assai scomoda, ma che riguarda il tuo qui e ora.
Per esempio: tralasciando gravi patologie delle quali questa non è la sede per parlare, se sei sovrappeso cos’hai fatto davvero per cambiare questa situazione?
Allo stesso modo: tralasciando gravi patologie, se sei fortemente sottopeso, invece, cos’hai fatto per rientrare nel tuo peso forma?
I denti storti spesso si possono correggere.
Gli occhiali si possono cambiare.
La timidezza si sconfigge.
Sai perché probabilmente negli scorsi 12 mesi non hai fatto nulla se non qualche misero tentativo di risolvere queste situazioni?
Perché sei pigro, come quasi tutti. E forse nella tua situazione così male alla fine non ci stai.
Quando si arriva al dunque, la differenza la farà ciò che sarai disposto a fare per uscire da una situazione del genere. E non ci va tanto sforzo: ci va tanta perseveranza e costanza, ma credimi, le soluzioni, o le possibili vie d’uscita, sono davvero a un palmo da te.
Non ci credi?
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E allora vediamone qualcuna per le caratteristiche da sfigato ‘tipo’ che abbiamo analizzato più in alto:
- Sei timido, ti senti fuori posto e parli sempre a sproposito? Iscriviti a una compagnia teatrale amatoriale che accetti anche persone senza alcuna esperienza.
- Sei o ti senti asociale? Cambia giri e compagnie, iscriviti a un’associazione che persegua qualche fine o hobby o attività che ti piace, oppure inizia a praticare uno sport di gruppo. Farà anche bene alla tua salute.
- Hai, o ritieni di avere, problemi fisici? Esistono dottori che possono consigliarti diete o cure apposite. Prenditi cura di te!
- Non ti piace il tuo look? Cambialo, con l’aiuto magari di un’amica, una volta tanto la friendzone può esser utile.
Certo tutto questo richiede impegno, come ogni cambiamento, ma ricordati bene che nella tua sfiga ti ci sei, in qualche maniera, andato a cacciare tu. Certo, le situazioni esterne o interne possono aver facilitato questa tua ‘discesa’, ma tieni sempre bene a mente che ‘treno della tua vita’ lo guidi tu.
Ed esattamente come ci sei finito lì, così ne puoi anche uscire, se lo vuoi davvero. O quantomeno puoi invertire la rotta.
Troppo difficile per te? Ci può stare, chiedi aiuto, ovviamente a chi può e vuole aiutarti.
Sono uno sfigato con le donne
Sfigato fa rima, nella migliore delle ipotesi con friendzone. Eppure ogni volta ti sembra che, almeno all’inizio, ci potessero essere delle possibilità. E niente, sempre là finisci. Nel caso migliore, ovviamente.
Analizziamo passo passo:
- Conosci una ragazza o una donna
- Ne resti colpito e ti sembra che anche lei ti dimostri interesse
- Ormai non fai che pensare a lei
- Le palesi in qualche modo il tuo interesse
- Lei sparisce nel nulla
- Alla fine dopo qualche decina di chiamate e messaggi senza riposta ecco che viene fuori: “Ti vedo/vorrei come amico.”
Ti è familiare questo schema di massima? A me sì, sarà capitato una decina di volte almeno. E immagino saprai che può finire anche peggio.
Non è questa la sede per analizzare tutto il processo seduttivo, abbiamo una scuola intera per questo, ma nello schema di sopra, non c’è seduzione, non c’è emozione. Ti sei dimenticato di, almeno, iniziare a generare interesse nella ragazza che ti piace. E probabilmente perché non sai nemmeno che si deve fare e come si fa. Esattamente come me qualche tempo fa.
Del resto come si può fare qualcosa di cui non si sospetta nemmeno l’esistenza?
Non si può fare, ma almeno iniziamo a porci qualche domanda.
Per quale ragione quella ragazza dovrebbe essere interessata a te? Non è una domanda banale: le donne spesso sono interessate, o provano attrazione per gli uomini per ragioni che noi stessi non sospettiamo. Ma si fa molto in fretta a distruggere questo interesse e spesso non ce ne si rende nemmeno conto.
Di sicuro le donne percepiscono se abbiamo “fame” oppure no, sono bravissime a capire se la tua vita è interessante oppure no. Inoltre se sarai sempre disponibile per loro, se le assillerai con mille messaggi o chiamate, il tuo potenziale attrattivo raggiungerà lo zero; medesima cosa se non lascerai un alone di mistero attorno a te.
Dov’è? Cosa fa? Mi starà pensando? Queste sono le domande che una donna dovrebbe avere sempre nella testa.
Li rivedi i tuoi errori adesso? E non sono che quelli più macroscopici…
È quindi possibile che all’inizio quella ragazza o donna fosse anche interessata a te, non ti sei sbagliato, ma tu poi hai distrutto tutto senza nemmeno accorgertene.
I modi per capirlo e le cose che puoi fare per rimediare
Non è che ci sano dei test efficaci per capirlo, ma, se pensi di esserlo con ogni probabilità lo sei.
Esiste un detto a Wall Street, che ho trovato anche nel poker: “Se guardandoti attorno non vedi il pollo, con ogni probabilità il pollo sei tu.” E così se non trovi uno sfigato nel tuo gruppo, o attorno a te, è assai probabile che lo sia tu.
Una volta che ti rendi ben conto di essere uno sfigato, devi volerne uscire. Ampliamo qualche concetto già visto nei capitoletti precedenti:
Cambia giro
Può non essere semplice uscire dalla condizione di sfigato, soprattutto nei circoli che già ti hanno classificato in quel modo, quindi cambia giro!
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Ricordo che, nella nostra classe al liceo, lo sfigato ne pativa di ogni. Molti anni dopo ebbi una relazione con una ragazza che lo conosceva bene in altri circoli negli stessi anni del liceo e appresi con enorme sorpresa che tra quelle persone era molto ben visto, un trascinatore, uno dei capetti. Organizzava eventi, le ragazze erano interessate a lui. All’inizio pensavo che scherzasse, ma era tutto vero.
Quel poveretto evidentemente riusciva a sopravvivere alle angherie che (colpevolmente e senza alcun genere di scusa, né giustificazione) gli facevamo subire, scaricando tutto in altri circoli che invece lo vedevano piuttosto bene.
E pertanto il suggerimento di girare in altri ambienti piuttosto che in quelli che ti vedono come uno sfigato pare un consiglio fin troppo semplice.
Sintonia
Cerca di entrare in sintonia con le persone che ti circondano. Spesso lo sfigato sembra e spesso è, completamente fuori posto. Cerca di capire chi hai di fronte e fatti sempre la domanda: come potrò ‘raggiungerlo’?
Non dimenticare che se sei negativo e insicuro l’altra persona lo percepisce subito e potrebbe diventare altrettanto molto presto. O potrebbe semplicemente evitarti.
Non fingere: se ti fingi sicuro e non lo sei, l’altro lo percepisce subito.
Non sarà una passeggiata, ma cerca di iniziare a vivere una vita di relazione. Se ti aprirai al mondo, vedrai che piano piano i frutti inizieranno ad arrivare. Certo non subito, ma se ti chiudi ad esso, il mondo farà altrettanto.
Ci va voglia di uscire da determinate situazioni, il che costa fatica, ovviamente.
Ecco dove la maggior parte delle persone, sfigate o non, cade.