Invidia: Che cos’è, Come superarla e Come Incide sulla Seduzione
Che cos’è l’invidia, come si supera e qual è il suo rapporto con il mondo della Seduzione?
L’invidia è un sentimento alquanto particolareggiato, ma decisamente utile per tutte le sfaccettature che lo compongono. Spesso sottovalutato o quasi sempre ignorato, all’interno del Mondo della Seduzione, ci ritroviamo costantemente a far fronte a questa sensazione poco piacevole.
Partiamo dal presupposto che, contrariamente a quello che uno potrebbe pensare, l’Invidia NON è un sentimento con accezione totalmente negativa.
L’invidia rientra a far parte di quegli elementi che caratterizzano la nostra persona e che, se incanalata verso la giusta direzione, non solo non genera alcun effetto negativo ma, al contrario, velocizza il raggiungimento del risultato.
Suona strano, vero?
Ma agiamo con logica.
1) Invidia: Che Cos’è?
Il motivo principale per cui proviamo il sentimento d’invidia deriva da una mancanza personale (di qualunque natura) che riusciamo a riconoscere negli altri e non in noi stessi.
L’invidia è un’emozione.
Nella pratica, l’invidia non è altro che la conseguenza di 2 affermazioni mentali principali:
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- Sono inferiore a questa persona, per i più disparati motivi;
- Sono disposto ad agire, anche con ostilità, nei suoi confronti, pur di potermi affermare come questa persona o, quanto meno, di farla scendere al mio livello;
Al contrario della gelosia (con la quale viene spesso confusa, se non altro per correlazione reciproca), l’invidia è l’emozione che con più difficoltà riusciamo ad ammettere esternamente e anche interiormente.
La verità è che, essendo un’emozione, come tale rischia di alterare la nostra visione del mondo che ci circonda.
Vale per gli uomini, e vale per le donne.
E tutto ciò che a livello emotivo rischia di alterare la nostra percezione di realtà, ci delimita e devia verso la rotta meno semplice.
2) Invidia: Come Incide sulla Seduzione?
Come spiegato tante volte nei nostri Corsi di Seduzione, ogni input emotivo, quindi derivante dalla nostra irrazionalità, può essere vincolato ed incanalato dalla controparte razionale.
La capacità di distaccarci dalle emozioni e saperle guidare, fa la differenza tra un Seduttore nella vita ed un seduttore “per sport”.
Così come possiamo essere in grado di utilizzare la razionalità per distaccarci da sentimenti, quali rabbia, gelosia, paura… possiamo sfruttarla anche per distaccarci dall’invidia.
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Il percorso razionale, che serve da incanalatore di emozioni, deve prima di tutto fare fronte alle affermazioni principali che costituiscono le stesse.
SOLO COSI’ sarà possibile colpirle alla loro natura e dirigerle, di conseguenza, verso le nostre esigenze.
Abbiamo visto che le 2 affermazioni di base che costituiscono l’invidia sono:
– Sentirsi inferiore;
– Essere disposto a rendersi ostile al prossimo, pur di affermarsi;
Se le seguissimo per partito preso nel significato esplicito, l’elaborazione razionale che ne deriverebbe, sarebbe : “questa situazione mi mette a disagio, per via della mia inferiorità al contesto, e questo disagio lo voglio abbattere anche giocando sporco”.
Non fa una grinza.
Peccato che, rimanendo all’interno del campo della Seduzione, tutto ciò che a livello di percezione ci è ostile e stimola un senso di inferiorità, implica una perdita del controllo del contesto, quindi mancanza di calma, quindi mancanza di lucidità, quindi annegamento dell’interazione stessa.
Tutto con le nostre manine.
L’invidia che abbiamo nei confronti del nostro amico, che “rimorchia” più di noi… l’invidia verso il tizio che vediamo in fondo alla sala, che ottiene più attenzioni… l’invidia verso quel personaggio che non sta dicendo un cazzo, si sta comportando da stronzo menefreghista, eppure piace … e noi, che invece siamo Madre Teresa dell’ascolto, otteniamo più feedback dai muri (…);
Questo, ci fa perdere il controllo.
Perchè il condizionamento dell’ambiente ci colpisce a livello emotivo.
Il controllo è incanalato dalla razionalità.
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La razionalità incanala le emozioni dove vogliamo.
La razionalità non altera la realtà.
3) Invidia: Come Sconfiggerla?
Se non vogliamo quindi finire nel limbo dell’invidia, seguiamo alcuni passaggi, ripartendo dalle affermazioni che la costituiscono:
- Come visto prima, 2 affermazioni mentali sono alla base dell’invidia:
1 – Sono inferiore: questo, ammesso che sia vero, non può che essere l’inizio di una svolta. Quindi ha più senso utile prenderlo come stimolo, anziché constatazione di rassegnazione, poiché quest’ultima induce al circolo vizioso per il quale il principio di inferiorità, a prescindere dagli eventi, agirà da sottofondo per le azioni future, limitando il progresso e, tanto per cambiare, alterando la realtà;
2 – Sono disposto a rendermi ostile al prossimo, pur di affermarmi: in poche parole, vi date il lasciapassare per agire con delle stronzate;
Perchè, a rigor di logica, il giocare “sporco” è un’affermazione vera e propria di inferiorità e il passo successivo è proprio ricadere nel circolo vizioso sopracitato; - L’emozione annebbia talmente tanto la vostra mente da farvi agire spropositatamente male, calibrando in maniera sbagliata ogni azione, risultando ulteriormente fuori luogo;
- Qualora la persona su cui deciderete di imporvi si accorgesse del vostro gioco, potrebbe agire di conseguenza nei vostri confronti e a quel punto avreste un doppio problema;
- E’ una questione di prospettiva. Potete covare rimorso e senso di soppressione nei confronti della persona che invidiate… o analizzare nel dettaglio le sue mosse, per poi giocare sullo stesso fronte, mettendo in preventivo l’ipotesi di darvi Valore a mani pulite.
Ogni emozione che apparentemente viene elaborata come “negativa”, in realtà, ha una sua accezione positiva, che può essere guidata dalla razionalità delle scelte e rielaborata sottoforma di stimolo produttivo.
Motivo per cui, la prossima volta che proverete invidia nei confronti del vostro amico che, a quanto pare, in questo mondo, ha più successo di voi… smettetela di rimuginare nella frustrazione e nell’odio dettati dal vostro ego, come dodicenni in competizione a chi ce l’ha più lungo.
Iniziate a sfruttare tutti gli input emozionali negativi che derivano dall’esterno, dalla vostra mancata conoscenza della realtà e cominciate a renderli produttivi, fornendogli i giusti paletti razionali, poiché sarà l’unico modo in cui potranno tornarvi davvero utili.
E toglietelo, quel broncetto…! 😉
Un abbraccio,
Lo Staff di IN Attraction
