“Il 60% di tutte le comunicazioni umane è il NON VERBALE: linguaggio del corpo, il 30% è nel tono… vale a dire che il 90% di quello che si comunica, non esce dalla nostra bocca”
Questa è la frase che Will Smith utilizza nel discorso di introduzione del film “Hitch”.
Sebbene necessiterebbe di essere rivisita per qualche piccolo aspetto, questa citazione racchiude una grande verità: la comunicazione, considerando i tre livelli da cui è costituita (verbale, non verbale e paraverbale) è intaccata, per la maggior parte, dalla componente NON VERBALE: il tanto citato LINGUAGGIO DEL CORPO.
Esprimiamo molto di più con un gesto, con uno sguardo o una posizione che assunta nello spazio, che con una sequenza di parole. Il nostro corpo è lo specchio di ciò che passa per la nostra testa, della nostra struttura mentale e situazione emotiva attuale.
Possiamo dire quello che preferiamo, a parole, ma se il nostro corpo comunica l’esatto opposto a chi abbiamo di fronte, l’unico messaggio che arriverà all’ interlocutore, a livello irrazionale, sarà quello trasmesso dal body language.
Per questo motivo, nel campo della seduzione diventa ESSENZIALE padroneggiare la COMUNICAZIONE NON VERBALE, in quanto deve essere la rappresentazione/esternazione fisica perfetta del nostro Innergame.
Vediamo ora, come questa potente risorsa puo’ essere utilizzata ai fini della seduzione, da noi uomini.
Partiamo con l’analizzare la corretta postura, mentre si cammina (che sia in mezzo alla folla, che sia in un locale):
Il BUSTO deve stare eretto, senza sporgersi in avanti, passo dopo passo. E’ importante che le SPALLE, nonostante la posizione del busto verticale, non siano RIGIDE, ma SCIOLTE e BASSE. IL PETTO va sempre portato all’infuori (immaginiamo di dover allattare qualcuno). Le BRACCIA, MORBIDE, oscillano lentamente, lasciandosi guidare dall’andatura del corpo. La camminata deve ovviamente essere fluida.
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Passiamo alla TESTA: camminiamo sempre con il MENTO PARALLELO al piano: nè troppo in alto, nè troppo in basso.
Per capire come orientarlo possiamo sfruttare il naso: se nella nostra prospettiva ottica, la punta è orientata verso il basso (o non riusciamo proprio a vederla), significa che il mento è portato troppo in basso, se la punta è orientata verso l’alto, significa che il mento è portato troppo all’insù. Mentre camminiamo, lo SGUARDO deve essere diretto verso ciò che abbiamo davanti: ricordiamoci di avere un punto fisso verso cui orientarlo, ma tenere comunque sotto controllo la situazione spostandolo, eventualmente, da un oggetto in movimento all’altro (ad esempio, se ci troviamo a camminare per strada e delle persone vengono nella nostra direzione, spostiamo lo sguardo dal focus fisso iniziale, ai soggetti in movimento, per poi tornare alla situazione di partenza).
Uno tra gli errori più comuni è quello di assumere una posizione a “soldatino” mentre ci si sposta: in tutto questo non dobbiamo dimenticarci di avere scioltezza e armonia, nei movimenti. Se fossimo rigidi sembreremmo impacciati e, una persona “rigida” non si sente a proprio agio nel contesto in cui si trova, quindi, il suo corpo trasmetterà tensione anzichè comodità e comfort.
Passiamo al Game, in base alle differenti situazioni:
Stiamo parlando con una ragazza approcciata per strada, fermi, uno di fronte all’altra: come impostiamo il nostro body language affinchè possa trasmettere la corretta immagine di noi?
Anche qui il busto deve rimanere eretto, a formare una linea verticale “testa – spalle – piedi”. Un altro errore molto frequente, in questi casi, è quello di sporgersi in avanti con la testa, fuoriuscendo dall’asse: questo atteggiamento, a livello inconscio dimostra bisogno. Facciamo attenzione a non sporgerci con la testa ma, piuttosto, avvicinarci gradualmente alla ragazza con tutto il corpo in asse, aumentando la vicinanza tra i due.
Così come lo sporgersi in avanti, anche il piegare la testa da un lato non comunica dominanza della situazione: attenzione a sottovalutare questa azione, che puo’ essere comune all’inizio della fase di comfort. Le spalle rimangono basse, sciolte e il petto pronunciato all’infuori. Il mento rimane parallelo al suolo e lo sguardo diretto negli occhi del target.
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Una volta creato comfort possiamo alternare lo sguardo sullo stesso piano della ragazza, ad uno sguardo dall’alto verso il basso: a livello inconscio comunicherà un maggiore nostro valore, ma non dobbiamo abusarne: un eccesso potrebbe farci apparire troppo “alfa” e darle l’impressione di essere altezzosi. Usiamolo solo per aumentare l’attrazione in fase di comfort.
Un fattore che molti sottovalutano e non considerano all’interno dell’interazione è il SORRISO.
Purtroppo, da sempre troviamo scritto che sorridere spesso, durante le fasi dell’approccio sia un elemento che ci creerà vantaggio. In realtà, il sorriso è apprezzato solo quando è sensato.
Non sto dicendo di rimanere seri anche quando la situazione prende una piega divertente, ma di mantenere sempre come base, un’impostazione seria e aperta alla conoscenza, senza lasciarsi prendere dalla risata o rimanendo con il sorriso stampato in faccia. Questo perchè gran parte delle persone sorridono per scaricare la tensione e un eccessivo abuso dei 32 denti potrebbe comunicare: poca serietà (ovviamente) e poca sicurezza; sorridiamo, se sensato per la circostanza. Le GAMBE rimangono aperte, poco più larghe delle spalle, stabili: devono comunicare dominanza e equilibrio.
Mentre parliamo le mani possono gesticolare ma MOLTO lentamente e con ARMONIA: diffidiamo da tutte le volte che leggiamo che il gesticolare velocemente aiuta ad attirare l’attenzione su se stessi e a introdurre la KINO: l’attenzione la attiriamo anche gesticolando lentamente e lo stesso vale per la Kino, ma a livello inconscio, un corpo che si muove frettolosamente è un corpo agitato, irrequieto, non a suo agio nell’ambiente in cui si trova. Noi dobbiamo trasmettere l’esatto opposto: calma, tranquillità e controllo; un movimento lento e controllato è sinonimo di tutto questo.
Se non gesticoliamo possiamo tranquillamente lasciare le mani lungo i fianchi o portare una mano in tasca (per metà) e lasciare libera l’altra o (come preferisco io) portare i gomiti attaccati al fianco mantenendo le braccia semiflesse, introducendo qualche gesto, a sprazzi, per i motivi riportati sopra.
Questi, in linea generale, sono i consigli base che mi sento di suggerire per una situazione di Daygame “standard”.
All’interno di disco e locali, atteniamoci alle linee guida del BL nel Daygame, con la differenza che, in base alla situazione, dovremo adottare alcuni accorgimenti:
in pista da ballo dobbiamo prendere spazio: BL aperto e movimenti ampi. E’ importante comunicare apertura e dominanza dell’ambiente; non vergognamoci di occupare il centro della pista e a spostarci da un estremo all’altro.
Qualora ci ritrovassimo a fare conoscenza delle ragazze in zona fumatori o a bordo pista, con un drink in mano, ricordiamoci sempre di tenere il bicchiere ad altezza vita e non davanti al petto (in tal caso sarebbe un evidente segno di chiusura).
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La sera diventa molto utile agire di KINO: sfruttiamo la vicinanza tra i corpi più che possiamo: commenti sulle mani, per poi prenderle e giocarci, sui capelli, notare e toccare un particolare dell’abbigliamento, scherzare facendo solletico.
Inutile citare le piroette in pista da ballo.
Alcuni tra i “trucchetti” che utilizzo di più per fare Kino in ambiente serale sono: il gioco del “pollice contro pollice” (messo sotto forma di sfida), insegnare un “saluto delle mie parti”, schiacciare e accarezzare delicatamente i capelli della ragazza che ho davanti con la scusa “hai mai pensato di farti liscia?” insomma, man mano che prenderemo piede in ambiente serale ce ne verranno in mente sempre di più nuovi e originali.
Passiamo ora ad una situazione che, man mano che il nostro livello aumenterà, sarà sempre più comune: il DATE.
Come base ci atteniamo sempre alle linee guida riportate per il Daygame, ma consideriamo anche queste dritte:
Durante un appuntamento, chi si sente a proprio agio nell’ambiente che lo circonda governa l’interazione (nulla di nuovo, in fondo).
Quindi diventa necessario trasmettere la nostra dominanza dell’ambiente ed il nostro stato di comfort (anche) attraverso il body language.
Mettiamoci sempre comodi sulla sedia: schiena appoggiata, spalle rilassate, gambe poco più larghe delle spalle, possibilmente seduti di FIANCO al target e non di fronte (per agevolare la nostra escalation fisica e tensione sessuale).
Anche qui, man mano che passa il tempo, agiamo di Kino ed aumentiamo gradualmente il contatto tra le parti del corpo di entrambi.
Possiamo partire dalle gambe, per poi passare ai gomiti, salendo alle mani (ecc.).
Ricordiamoci che una componente da non sottovalutare del nostro volto sono gli occhi: durante il date diventa indispensabile mantere un eye contact sempre più acceso ed intenso, con lo scorrere del tempo in cui ci troveremo faccia a faccia con il nostro target. Kino e sguardo sono due costituenti BASILARI della tensione sessuale: mai dimenticarlo.
Queste sono le situazioni più comuni nel Game in cui il nostro linguaggio non verbale viene messo in gioco.
Iniziamo ad abituarci a sfruttarlo in tutte le situazioni della giornata: a scuola, al lavoro, mentre aspettiamo l’autobus (…) e, man mano che passerà il tempo potremo notare le differenze (e calibrarci di conseguenza) grazie agli atteggiamenti che le persone intorno a noi adotteranno in risposta al nostro stimolo non verbale.
Buon Game e divertimento a tutti.
Un abbraccio,
Lo Staff di IN Attraction