Ma quanto è irritante e fastidioso questo detto popolare? Ti è mai capitato che qualcuno te lo abbia ricordato proprio dopo una folle e altrettanto infruttuosa rincorsa dietro una ragazza o un ragazzo?
A me diverse volte.
E io che mi sentivo ovviamente preso in giro. E allora, pensavo, con le pive nel sacco, che dovrei fare?
Scappare a tutto e da tutti?
Ecco, questo era il mio approccio a questo detto popolare.
In realtà all’epoca non avevo capito niente delle interazioni con l’altro sesso. E quindi ti preannuncio che c’è del vero in questo detto. Più di quanto si possa pensare, anzi, qui si interessa uno dei pilastri portanti della seduzione.
Analizziamo il detto: a un primo sguardo parrebbe che in amore, e potremmo anche pensare nella seduzione, per vincere (ma cosa poi?) sia necessario ‘mollare la presa’, cioè fuggire e assolutamente non inseguire. E qui io andavo nel pallone: ma se a me piace quella ragazza e di fatto fuggo da lei, che vantaggio potrei mai averne?
Senza contare che spesso le ragazze che mi piacevano, dopo qualche tempo da quando si erano accorte che mi interessavano, si volatilizzavano, alcune anche in maniera brutale della serie: “Non farti vedere mai più”. E cos’avrei fatto per meritare questo? Buio totale.
Ci sarebbero voluti anni per capire che inseguire una persona, oltre a non servire a niente poiché azzera il tuo potenziale, le regala fin troppe sicurezze e qualcuno ne può approfittare.
Segna: in amore non si insegue mai nessuno.
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Ma poi alla fine avevano vinto loro? E cosa?
Da qualsiasi parte la vedessi, ci capivo sempre molto poco.
L’unica cosa chiara era che io stavo da solo, molti amici avevano una o più relazioni.
Nessuno infatti mi aveva mai spiegato la seduzione e le sue leggi e ci sono voluti anni di insuccessi prima che ne capissi qualcosa.
In amore vince chi fugge in psicologia
In questo detto, che per me era piuttosto criptico nella sua semplicità, si vuole evidenziare che in un rapporto, che sia potenziale o già esistente, ma potremmo dire nella seduzione in genere, il seduttore, o il vincitore, è colui o colei che riesce a farsi desiderare di più. Niente fughe fisiche quindi, ma si tratta di un atteggiamento.
Il sedotto, o perdente o contraente debole, che dir ti piaccia, è colui o colei che non riesce a farsi desiderare, ma anzi risulta il più bisognoso.
Ma cosa si vince? Anche qui io capivo poco.
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Proviamo ad analizzare anche questo aspetto.
La vittoria rappresenta la conquista di colui o colei che desideriamo.
Forse ci stiamo schiarendo le idee, proviamo a riformulare il detto in maniera più chiara:
Nella seduzione vince chi riesce a farsi desiderare di più.
Così è molto più chiaro, ma resta tutta teoria. Anche avessi avuto un Henry che dopo l’ennesima delusione mi avesse spiegato il vero significato del detto, sarei comunque stato ben lontano.
Continuiamo con la teoria: nell’economia, almeno in quella sana, che ognuno sperimenta tutti i giorni più un bene è scarso e più il suo valore aumenta e di conseguenza anche il prezzo. E non ha importanza quanto un bene sia prezioso, se è largamente disponibile il suo valore resta basso.
L’esempio che si fa è quello dell’aria: se scomparisse di colpo ben pochi potrebbero sopravvivere più di un paio di minuti. Eppure non le si dà importanza.
Questo vale anche nei rapporti interpersonali e nella seduzione. Se quindi sarai sempre disponibile per la persona che desideri il tuo potenziale seduttivo/valore sarà molto basso.
Sparire in amore serve: i motivi per cui sparire può essere funzionale
Personalmente se in un rapporto l’altra persona sparisse mi preoccuperei parecchio.
Cerchiamo di chiarirci le idee. Il farsi desiderare è assolutamente funzionale al processo seduttivo dove la scoperta e il mistero giocano una parte importante. Proprio per questo cerca di mantenere una certa aura di mistero attorno a te. Infatti se la persona che ti interessa sapesse tutto di te, il tuo potenziale seduttivo sarebbe sempre molto basso e con poche possibilità di recupero.
E anche in un rapporto consolidato l’esserci sempre e costantemente non è un buon modo di fare: ognuno necessita dei propri spazi.
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Ma se in un rapporto consolidato uno dei due partner iniziasse a farsi desiderare, o a sparire, manco fossimo in un flirt, certamente ci sarebbe qualche problema all’orizzonte. Nei casi peggiori difficoltà relazionali più o meno profonde.
E quindi l’utilità dei comportamenti e degli atteggiamenti volti al farsi desiderare sono di grande importanza durante il corteggiamento e nelle fasi iniziali. Se il rapporto si consolida, vanno abbandonati anche se non del tutto. In caso contrario è difficile che i rapporti possano durare.
In amore vince chi fugge: verità o falso mito e i diversi comportamenti tra uomo e donna
Come abbiamo visto si tratta di verità, se riusciamo a interpretarla nel modo corretto e nei tempi giusti.
Il farsi desiderare, riuscire a instillare il desiderio di scoprire qualcosa su di te, l’abilità dialettica del lasciare sempre qualcosa in sospeso che valga la pena di scoprire sono tra i pilastri fondanti della seduzione. Quindi questo detto, come spesso accade tra le espressioni della saggezza popolare ha un fondo di verità.
Uomo che fugge
C’è poco da fare: le donne sono attratte dall’uomo che fugge, cioè dall’uomo che sa farsi desiderare. Ci sono ragioni antropologiche profondissime che spiegano tutto questo; certamente le donne subiscono il fascino dell’uomo che non dipende da loro e che, anche se prova un’attrazione per una donna o ragazza, continua la sua vita e le sue attività. Ovviamente se attratto anche lui avrà voglia di vederla, ma sempre nei giusti modi e nei giusti tempi. Non certo un uomo che, pur di vederla scombina tutti i suoi piani, rinuncia alle sue attività, ai suoi hobbies o peggio, alle sue amicizie.
Donna che fugge
Se è vero che l’uomo che fugge, o meglio sa farsi desiderare, attrae le donne, d’altro canto è anche vero che una donna indipendente, che sa farsi desiderare, risulta parimenti attraente al pubblico maschile.
E le dinamiche sono sempre le medesime: se so che qualcosa o qualcuno è sempre disponibile lo stimerò poco, viceversa se so che è poco disponibile, ma desiderabile per tutte le ragioni che abbiamo visto qui e in altri articoli ecco che inizia a interessarmi.
Possiamo dire che, almeno a grandi linee, su questo la seduzione maschile e femminile procedono di pari passo. È assolutamente vero che l’evoluzione di centinaia di migliaia di anni ha reso il meccanismo della ‘selezione’ del partner da parte delle donne qualcosa di assai più profondo e complicato, rispetto a quello maschile, ma è innegabile che il famoso detto sia valido per entrambi.
Difficile che un uomo sia attratto da una donna o una ragazza appiccicosa e sempre disponibile, così come altrettanto è difficile che una donna sia attratta da un uomo bisognoso che non ha nulla con cui riempire la propria vita.
Scopri anche come dimenticare un amore, specie se è impossibile, e come trovare la persona giusta.